Anni 40

I mitici anni '40 tra guerra e rinascita

Tabella dei Contenuti

Gli anni ‘40? Un decennio mitico in bilico tra la guerra e la rinascita: immediatamente travolti dalla Seconda Guerra Mondiale, gli anni ‘40 hanno visto un repentino cambiamento dello stile di vita americano. Anche le celebrità di Hollywood e i campioni di baseball si arruolarono e l’intera popolazione americana era pervasa da un forte sentimento anti-tedesco e anti-giapponese, le abitudini cambiarono, dopo la guerra arrivano gli anni della rinascita in ogni campo che sarebbe poi sfociata nei favolosi anni ‘50 e nell’epoca del consumismo.

Cenni storici fondamentali degli anni ’40

Gli anni ’40 furono anni contraddistinti dalla guerra e dalla rinascita: la prima età del decennio fu profondamente e dolorosamente segnata dalla Seconda Guerra Mondiale cominciata con l’invasione tedesca in Polonia nel 1939, ma dopo anni di guerra, arriva il D-Day. il 6 giugno del 1944 le truppe alleate sbarcano in Normandia ed è l’inizio del declino delle potenze alleate legate all’Asse con la definitiva caduta dei regimi totalitari nazifascisti che segna anche l’inizio della guerra fredda.

Gli anni della guerra

La prima metà  degli anni ‘40 fu profondamente segnata dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale: gli anni che andarono dal 1939 al 1945 segnarono profondamente la cultura e lo stile di vita in ogni Paese coinvolto dal conflitto mondiale. La popolazione dovette imparare a fare i conti con il razionamento, potendo acquistare solo ciò che era consentito dal piano nazionale per poter garantire a tutti i cittadini l’accesso a ciò che era necessario per la sopravvivenza. Le ristrettezze influenzarono ogni aspetto della vita quotidiana degli americani.

Gli anni della rinascita

A causa del conflitto mondiale, gli anni ‘40 furono anni di guerra e privazione, ma effettivamente anche di rinascita e di ricostruzione che segnarono il passaggio dalla guerra alla pace. Il 6 e il 9 agosto del 1945 gli Stati Uniti lanciano le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e il 2 settembre dello stesso anno il Giappone firma la sua resa: è l’atto di conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Gli anni successivi sono stati anni creativi e ricchi di iniziativa: tutti si concentrarono sulla ripresa economica e sulla ritrovata felicità, sulle nuove possibilità offerte dalla quotidianità che si riflettono nell’ottimismo della società. Dalla moda al cinema alle automobili, tutto cambia negli anni della rinascita.

Moda anni ’40 e stile

La moda anni ‘40 rappresenta un perfetto mix di comfort e di glamour sia per gli uomini, sia per le donne e resta ancora oggi incredibilmente attuale. Gli uomini indossano l’abito, abbinato alla cravatta e al cappello, le donne indossano abiti in linea con ciascun momento specifico della giornata e non rinunciano allo stile con i guanti, imprescindibili per ogni outfit, le scarpe colorate e le borse in pelle. A partire dagli anni ‘40 comincia a prendere piede nella moda anche jeans, soprattutto grazie alle future star Marlon Brando, James Dean ed Elvis Presley.

Vestiti da donna

Gli anni ‘40 si dividono in due momenti diversi: durante la guerra anche le moda viene toccata dalle ristrettezze imposte dai governi per l’uso delle stoffe o di altri materiali, come la lana e il nylon, che venivano impiegati nella lavorazione dell’abbigliamento femminile, gli stessi materiali con cui veniva fabbricato l’equipaggiamento militare.

Ecco allora che arrivarono capi decisamente più funzionali: gli orli si accorciano per risparmiare stoffa, i vestiti presentano pochi decori che spesso seguivano lo stile militare e che venivano realizzati con fibre artificiali o semi sintetiche come ad esempio il Rayon, versatile ed economico.

Le donne cercavano di sfruttare tutto quello che avevano a disposizione puntando sul riciclo e inventando la moda della maglia per creare diversi capi di abbigliamento ed accessori.

Dopo la fine della guerra, le donne indossano abiti e gonne, luminosi e colorati, appositamente pensati per diversi momenti della giornata. Spazio ai tailleur, ai vestiti segnati in vita con una piccola cintura o l’abbinamento di gonne aderenti con una camicetta.

La silhouette degli anni 40 si caratterizza per le giacche con le spalline imbottite, la vita marcata e l’uso delle tasche che consentivano di trasportare documenti e denaro. Le donne cominciano a indossare anche i pantaloni, simbolo di una donna indipendente ed elegante.

Le scarpe sono alte con suola a zeppa, con tacchi in legno o sughero. Elemento di stile irrinunciabile erano in ogni momento della giornata i guanti che dovevano essere necessariamente indossati, ovviamente perfettamente coordinati al resto dell’abbigliamento.

Molto popolari erano le pellicce, che diventano dei veri e propri status symbol, ma anche le pelli degli animali in generale che venivano utilizzate per le decorazioni degli abiti e dei soprabiti più lussuosi. Discorso analogo anche per gli accessori: spazio alle borse di pelle, anche di coccodrillo e alle scarpe, di pelle, e preferibilmente nelle nuance del bianco, rosso o blu.

Vestiti da uomo

Anche la moda maschile anni ‘40 è stata influenzata dalle ristrettezze imposte dalla guerra imponendo l’uso di materiali poveri: con il razionamento, la moda maschile si trasformò da elegante a funzionale e minimalista.

Lo stile si caratterizza per i colori sobri e per le linee essenziali travalicando i confini degli Stati Uniti: fra i tessuti prediletti, il rayon, dall’aspetto lucido, ricorda la seta, ma  è meno costoso e conferisce eleganza al look. Il victory suit, l’abito a doppio o mono petto, è un abito che favorisce la funzionalità e la praticità rispetto all’eleganza: viene realizzato in colori scuri, a tinta unita o gessato, spesso in lana e regalava un aspetto sobrio.

La giacca era più corta, i pantaloni  stretti, ma senza pieghe o bordi. Il completo tipico degli anni ’40, non include il gilet, considerato invece come superfluo in un momento di ristrettezze economiche.

Un must restano le cravatte, cui venivano concessi colori sgargianti, le bretelle sostituiscono le cinture, vengono introdotte sul mercato anche le scarpe più informali e comode per le attività di tutti i giorni. Immancabile è il cappello Fedora, reso celebre da alcuni popolari film: realizzato in feltro resistente in nero, grigio o marrone, veniva portato inclinandolo da una parte, perfetto in ogni occasione.

In ogni caso, negli anni ‘40 gli uomini indossano generalmente un vestito, ma restano irrinunciabili per la moda maschile, non solo l’abito, ma anche la cravatta e il cappello, simbolo di stile e di eleganza.

Acconciature e pettinature

Capo fondamentale nel guardaroba femminile era anche il cappello, soprattutto il turbante che consentiva di coprire anche la totalità dei capelli, che erano in genere meno curati rispetto al passato a causa della difficile situazione economica.

Se gli abiti diventano austeri e semplificati, le loro linee severe contrastano con i cappelli che consentono alle donne di mettere in mostra tutta la loro creatività: le forme si fanno fantasiose su materiali disparati e di riciclo che consentivano di poter mostrare  un look elegante nascondendo spesso i capelli meno curati rispetto agli anni precedenti.

Il turbante, che poteva essere realizzato con un tessuto di riciclo, arriva a coprire la totalità dei capelli delle donne. I capelli venivano portati lunghi e leggermente ondulati sulle punte in modo tale da poterli raccogliere con maggiore facilità, spesso in uno chignon o nell’acconciatura a elmo che consisteva nel fasciare i capelli intorno al capo. Le donne più giovani preferivano invece portare i capelli sciolti e ondulati, simbolo di femminilità.

Trucco anni ’40

Il trucco anni ‘40 viene concepito come un make up pratico, appositamente pensato per le donne che lavorano: i prodotti diventano multifunzione, come i rossetti rossi, utilizzati per colorare le labbra e le guance.

Le sopracciglia diventano arcuate e sottili per farsi notare, veniva sfoltite e mantenute in ordine con la vaselina. Il rossetto rosso è il must del decennio che viene abbinato anche al colore dello smalto sulle unghie corte, a mezzaluna. La forma del trucco labbra cambia radicalmente contrapponendo alle labbra sottili degli anni ‘30 labbra più carnose ottenute disegnando il contorno labbra al di fuori del contorno naturale.

I rossetti hanno la finitura opaca, ma acquistano lucidità grazie alla vaselina. Viene anche introdotta per la prima volta la cipria compatta e applicata in consistente quantità, viene scelta in una tonalità più chiara rispetto al proprio tono di pelle.

Il trucco occhi punta su ombretti marroni con punti luce color champagne, una riga di eyeliner e mascara.

L’intrattenimento degli anni ’40

Musica, ballo, cinema, sport diventano fonte di speranza: dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli americani guardano il futuro con ritrovato ottimismo che si ripercuote in ogni aspetto della quotidianità.

Musica popolare negli anni ’40

La musica popolare degli anni ‘40 consacra la Swing era, è l’epoca di Glenn Miller, Frank Sinatra, Nat King Cole, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Doris Day, solo per citarne alcuni. Le canzoni romantiche si alternano a quelle sfrenate e ballabili sia alla radio, che in questa epoca raggiunge un’incredibile popolarità, che nei ballroom, grandi sale da ballo capaci di ospitare  le big band in questo che si rivelerà il loro periodo più significativo della storia.

Jazz

Intorno al 1945 il jazz si evolve nella nascita di un nuovo stile nato dalle jam session di due locali di Harlem: è la nascita del bebop che si caratterizza per  armonie complesse e tempi molto veloci.

Swing

Lo swing si impone come stile musicale più popolare anche attraverso le big band in tour attraverso tutto il paese e comincia l’epoca d’oro dei cantanti swing

Big Band

Le nuove condizioni economiche legate alla guerra costrinsero alla chiusura la maggior parte delle grandi orchestre, con la sola sopravvivenza delle maggiori, quella di  Duke Ellington, Count Basie, Woody Herman.

Country Music

Il country, conosciuto anche country music, country and western o country-western, si sviluppa anche negli anni ‘40 come forma popolare di musica creando un genere musicale autonomo.

Artisti più popolari

Gli anni ‘40 sono stato il decennio dei crooner, da Bing Crosby a Frank Sinatra a Perry Como.

Frank Sinatra

Frank Sinatra è stato un cantante, attore e produttore americano di origine italiana, probabilmente il più popolare e influente artista della scena del ventesimo secolo. Noto come The Voice, è stato uno dei più prolifici ​​artisti musicali del secolo.

Louis Armstrong

Trombettista, cantante e attore statunitense, Louis Armstrong, è stato ​​forse il più celebre musicista jazz del XX secolo molto popolare anche presso il grande pubblico, contribuendo a far diffondere il jazz come genere estremamente popolare.

Bing Crosby

Artista multimediale con una lunga carriera, Bing Crosby è una delle voci più amate del XX secolo: cantante, attore e comico statunitense, fu anche il primo a dedicarsi al cinema riscuotendo grande successo nella commedie. La sua incisione di White Christmas è il singolo più venduto di tutti i tempi.

Nat King Cole

Il cantante, pianista e attore statunitense Nat King Cole, si caratterizza per il timbro suadente e caldo della voce. Fu il primo artista afro americano a ottenere un programma radiofonico e per tutta la vita si impegnò nella lotta contro la segregazione razziale

Ella Fitzgerald

Ella Fitzgerald è considerata una delle migliori e influenti cantanti jazz della storia: vincitrice di 14 Grammy, era dotata ​​di una voce potente, con un’estensione di tre ottave. Ha inciso oltre 70 dischi e venduto oltre 40 milioni di copie.

Billie Holiday

Billie Holiday è considerata una delle più grandi interpreti di jazz e di blues. Fra le sue canzoni più famose del repertorio, God Bless the Child, Lover man, Billie’s Blues, Stormy Weather. Ebbe forte impatto sui cantanti delle generazioni successive.

Édith Piaf

Édith Piaf, unica cantautrice e cantante europea qui citata, è stata la più celebre interprete del filone della chanson. Soprannominata “Passerotto”, per la sua statura statura minuta, si caratterizza per la voce modulata su da numerose sfumature.

Glenn Miller

Glenn Miller è stato uno dei più importanti musicisti jazz e direttore d’orchestra dell’epoca swing. Autore di alcuni celebri brani, come Moonlight serenade, vincitore di tre Grammy, i suoi arrangiamenti portarono alla celebrità anche brani di altri compositori.

Benny Goodman

Grande clarinettista e musicista, Benny Goodman ha segnato l’era dello swing. Tra gli anni ‘30 e i ‘40 è stato uno dei più apprezzati interpreti statunitensi. La sua evoluzione stilistica segnò il passaggio dal jazz Classico allo Swing, seguito da tanti altri artisti del tempo, fino ad approdare al genere BeBop.

Balli popolari degli anni ’40

Questa è l’epoca in cui la social dance ha un ruolo molto importante nella società. Nascono e si evolvono tantissimi tipi di ballo, molti dei quali arriveranno fino ai giorni nostri.

Il Lindy Hop, ballo di origine afroamericana, nato ad Harlem negli anni ‘20, si consacra anche in questa era come ballo principe, pur evolvendosi e identificandosi a seconda del territorio dove viene rappresentato.

Ecco lo stile East Coast e lo stile West Coast. Ma le varianti di swing dance sono tante, stili non spesso citati, basta pensare che alcuni di questi verranno battezzati con i propri nomi solo negli anni a venire.

A ritmo di Swing, ma anche di Rhythm’n’Blues e Boogie Woogie, si ballano anche il Jitterbug ed il Jive due variazioni che semplificano il Lindy hop diminuendone in alcune varianti anche i passi rendendolo un ballo più semplice e fruibile ad un maggior numero di persone.

Nelle sale resistono anche balli classici come il Foxtrot che si balla in quattro tempi ed il Charleston, altra perla degli anni ’20, che negli anni ’40 viene spesso integrato nelle figure swing.

È ancora molto in voga il Balboa, che grazie allo stretto contatto tra i ballerini e ai suoi passi stretti e veloci, a volte è l’unica soluzione nelle piste da ballo super affollate.

Con le musiche jazz, swing o western swing veloci si balla anche lo Shag, che ad una ventina di anni dalla sua nascita, si è evoluto, come il Lindy hop, a seconda delle zone dove viene ballato (Carolina Shag, Collegiate Shag, St. Louis Shag…)

Di moda negli anni ’40 anche i balli di origine cubana, soprattutto il Mambo, che nasce proprio in questa decade, e la ben più antica Rumba.

Cinema e film

Nel corso degli anni ‘40 prendono piede otto grandi case di produzione hollywoodiane, Paramount, Metro Goldwyn Mayer, Warner Bros, RKO, Fox – che divenne 20th Century-Fox, che dominarono il mercato cinematografico: ciascuno studio era specializzato in un genere particolare e puntava sui propri divi, come Clark Gable, John Wayne, Gary Cooper, Cary Grant, Ingrid Bergman, James Stewart, Spencer Tracy, Bette Davis, Joan Crawford, Katharine Hepburn, Humphrey Bogart, Rita Hayworth. Con gli anni della Guerra il pubblico crebbe di nuovo e Hollywood uscì dal suo periodo nero. Nel corso della Guerra furono anche realizzati dei documentari, i combat film, filmati realizzati da cineoperatori militari. Alla fine della Guerra il pubblico crebbe di nuovo.

Sport

Gli atleti americani erano i campioni imbattibili in quasi tutte le federazioni internazionali e prima della guerra lo sport americano viene visto in completa contrapposizione con lo sport europeo e con i regimi degli Stati totalitari ed autoritari.

Lo sport americano continua a essere anche dopo la guerra, un’attività pura, non politica, che non coinvolgeva lo Stato ma che continuava ad essere organizzata dai cittadini tramite le federazioni o i college, in cui si dà molta importanza all’attività sportiva.

Passione motori negli anni ’40

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le auto cominciano a diventare molto grandi e molto più lussuose anticipando le favolose auto degli anni ‘50. L’automobile cambia radicalmente aspetto e negli anni ‘40 comincia a diventare un oggetto non legato solo necessariamente alla malavita.

Moto e automobili iconiche

Fra le auto iconiche degli anni ‘40, oltre alla nuova jeep, ci sono certamente la Lincoln Continental. Prodotta da una divisione della Ford, a partire dal 1939, resterà in produzione fino al 1948 ed è il sinonimo dell’auto di lusso, la stessa dove viaggiava il  presidente John Fitzgerald Kennedy quando fu ucciso a Dallas. La Buick Roadmaster conosce il suo momento di gloria tra il 1946 e il 1956, ma verso la fine degli anni ’40, si impose nell’immaginario americano.

La Mercury Eight è stata la prima vettura prodotta dall’omonima divisione della Ford, a partire dal 1939: fu un’auto dalle linee innovativa e legata al design, simbolo delle auto degli anni ‘40. Fra le auto iconiche del periodo, prima dell’avvento delle auto anni ‘50, la Plymouth Deluxe.

Di certo la più iconica del periodo fu la Cadillac. Questa vettura, prodotta tra gli anni ‘40 e i primi ‘60 segnò più di una generazione, divenendo il simbolo di un’epoca per il modo in cui rappresentava gli States di quegli anni. Simbolo di qualità, raffinatezza e lusso. Per decenni ha incarnato l’auto per eccellenza negli USA, introducendo molte migliorie tecniche. Altra iconica auto fu la Chevrolet, altra azienda automobilistica che nasce nel cuore dello stato del Michigan.

Sul versante delle motociclette, non possiamo non citare l’Harley Davidson. Nata all’inizio del ‘900 trova negli anni ‘40 la sua più grande diffusione, sia per la produzione di mezzi per l’entrata in guerra degli USA, ma anche per i mezzi civili.

La Triumph, invece, era di nazionalità britannica. La produzione era dislocata a Coventry, città che venne duramente bombardata durante il secondo conflitto mondiale. Fu, in seguito, spostata negli States e riscosse un discreto successo anche per la presenza di diversi modelli, come la Trophy in alcuni film tra il ‘40 e il ‘50.

La più grande casa motociclistica americana fu, però, l’Indian. Con i modelli The Scout e The Chief hanno incarnato la voglia di rivincita e ricostruzione dell’America di quegli anni. Caduta in disgrazia nei primi anni ‘50, lasciò il primato della produzione motociclistica americana all’Harley.

La nascita dei drive in

I film sono molto popolari, ma negli anni ‘40 nascono e si diffondono rapidamente i drive in cinematografici: si tratta dei mitici cinema all’aperto che prevedono un costo accessibile a tutti, 25 cent per la proiezione e altri 25 cent per la macchina. È un boom: in pochi anni negli States nascono oltre 4000 cinema drive-in.

Invenzioni e oggetti cult degli anni ’40

Moltissime anche le invenzioni e le innovazioni nel campo della moda, della scienza e della tecnica.

Bikini

Il bikini viene inventato negli anni ‘40, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: nel 1943, come parte del programma di razionamenti, il governo degli Stati Uniti decretò che la stoffa con cui erano realizzati i costumi da bagno, doveva essere ridotta del 10%. E così si decise di trasformare il classico costume da bagno intero in un due pezzi. E qualche anno dopo lo stilista Luis Rear, inventò quello che sarebbe diventato il bikini.

Jukebox

Dal 1940 si diffonde in tutti gli States il Jukebox, presente nei bar e nelle tavole calde degli Stati Uniti  con i modelli Wurlitzer: è l’epoca d’ora dei dischi a 78 giri e dell’irrefrenabile voglia di ballare.

Polaroid

La Polaroid nasce come fotocamera istantanea nel 1947 e per molti anni resta l’unico produttore di macchine istantanee

Chitarra elettrica

Nel 1941 nacque una delle più celebri chitarre elettriche, la solid-body del grande chitarrista americano Les Paul, seguita dalla creazione della Gibson.

Frisbee

Il frisbee nasce in realtà da una torta, prodotto dall’omonima fabbrica. Il vassoio che la conteneva diventò il celebre disco volante grazie all’intuizione di alcuni studenti dei college che erano soliti consumare queste torte. Venne commercializzato, quindi, questo disco di plastica volante con caratteristiche  aerodinamiche che potesse essere impugnato senza difficoltà

TV a colori

Il primo televisore a colori viene creato da J.Logie Baird nel 1940 e nel 1944 il tubo tv chromic viene sviluppato con il colore proiettato su uno schermo fluorescente da 3 armi elettroniche interne.

Bomboletta spray

È il 15 giugno 1939 quando viene messa in commercio la prima bomboletta spray che era stata inventata anni prima dal chimico norvegese Erik Rotheim.

Respiratore per immersioni

Nel 1939 il dott. Lambertsen brevettò un autorespiratore ad ossigeno che veniva usato dai sommozzatori della Marina americana sviluppando l’apparecchio di respirazione per il soccorso dei minatori nelle miniere invase da gas asfissianti.

Jeep

Gli anni ‘40 si caratterizzano anche per una nuova tipologia di auto, la  jeep. Nata inizialmente come veicolo militare spartano, adatto soprattutto a percorsi accidentati e difficili del fronte, la jeep si trasforma dapprima in un veicolo per sportivi e poi per amanti dell’avventura, ma anche per chi ama ricreare l’avventura in città.

Bomba Atomica

La prima bomba atomica viene lanciata il 16 luglio 1945 in New Mexico a seguito del Progetto Manhattan cominciato nel 1939 come lavoro di arricchimento dell’uranio.

Telefono cellulare

Il telefono cellulare nasce negli anni ‘70, ma nel 1941 fu inventato il primo telefono a “toni” della storia, che consentiva la comunicazione a  distanza usando toni “nella gamma di frequenze locali“.

Velcro

Il velcro è stato inventato dall’ingegnere svizzero Georges de Mestral: si tratta di un materiale ad alta resistenza e per sua conformità può essere fissato e staccato a mano.

Forno a microonde

L’invenzione del forno a microonde risale al 1947 condensando l’energia per cucinare rapidamente il cibo.

M&M’s

Le M&M’s nascono nel 1942 inventati da Forrest Mars (inventore del Mars) e da Bruce Murrie. Da qui l’acronimo Mars&Murrie (M&M’s).

Arredamento e mobili anni ‘40

L’arredamento anni ‘40 denota funzionalità e rinnovata ricerca di semplicità che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, pervade ogni aspetto della società.

I mobili cominciano, così, ad essere più semplici, essenziali e funzionali che belli. Le prime produzioni in serie prendono piede, questo fa sì che i vezzi estetici del mobilio di quel tempo venga abbandonato, in favore di comodità e semplicità.

Divani dalla forma arrotondata e dall’aspetto accogliente, in pelle o in velluto, sono quelli che rispecchiano il momento storico in questione. Anche il legno per librerie, cassettiere e mobili vari la fa da padrone.

Giradischi, radio e porcellane in bella mostra costituiscono degli accessori immancabili in tutte le case dell’epoca.

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